Assemblee di condominio ai tempi del Covid-19: in presenza o a distanza?

Assemblee di condominio ai tempi del Covid-19: in presenza o a distanza?

Assemblee in presenza o in videoconferenza? È questo il dilemma cui stanno facendo fronte gli amministratori condominiali. Tra DPCM, ordinanze regionali, linee guida e varie ed eventuali, occorre fare chiarezza.

Nel mese di dicembre in molti condomini si chiude l’esercizio e, dunque, vengono portati in approvazione i bilanci (consuntivi e preventivi). Vista la situazione di emergenza sanitaria ci siamo posti il problema su quale fosse la modalità migliore per farlo, tenendo in conto diverse variabili quali la sicurezza, la fattibilità, e tutte le indicazioni di UNAI, del Governo e di Regione Lombardia.

Ma andiamo per punti…

Durante l’estate è stato emanato il “Decreto Agosto”, poi convertito in legge il 14 ottobre, nel quale si dà la possibilità di convocare l’assemblea condominiale in videoconferenza, anche se non previsto dal regolamento condominiale, a patto che tutti i condomìni siano d’accordo (Art. 66 disp. att.ve c.c.). Il che è una grande svolta rispetto a quanto accaduto la scorsa primavera quando, se avessimo convocato l’assemblea “da remoto” saremmo stati “fuori legge”.

Con l’ultimo DPCM del 3 novembre, poi, (che suddivide l’Italia in tre zone in base agli “scenari di rischio”) sono state fissate nuove regole per quanto riguarda le assemblee.

Nelle FAQ, infatti, troviamo una domanda molto precisa: “È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza?”.

E la risposta è altrettanto esaustiva: “. È fortemente consigliato svolgere la riunione dell’assemblea in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale”.

Eccoci dunque arrivati a un bivio: se da una parte non è vietato svolgere le assemblee in presenza, dall’altra è fortemente consigliato farle a distanza.

Noi abbiamo scelto di continuare a vedere di persona i nostri condomìni, rispettando tutte le indicazioni anti-contagio. Negli ultimi mesi abbiamo convocato assemblee in giardini, corselli dei box, cortili. E tutti i nostri amministrati ne sono stati contenti e hanno rispettato le distanze, indossato le mascherine e quant’altro.

Certo, scegliendo “luoghi di fortuna” ci siamo dovuti adeguare rinunciando a scrivanie, sedie e via dicendo. Ma crediamo che la “comodità” sia meno importante del contatto umano (ovviamente limitato e con tutte le accortezze del caso).

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